Una novità per migliorare gli ambienti di apprendimento e favorire l’adozione, nella quotidianità scolastica, di modelli didattici funzionali a processi di insegnamento-apprendimento in cui gli studenti possano divenire attori principali e motivati nella costruzione dei propri saperi.
Tale innovazione parte da una visione pedagogica ben definita che intende mettere i discenti in primo piano, migliorando le esperienze di apprendimento in base alle peculiarità e ai bisogni formativi di ciascuno, promuovendo l’accesso alla conoscenza con adeguato accompagnamento e utilizzo delle risorse digitali e tecnologiche.
Il progetto, molto ambizioso, sta impegnando l’intero personale scolastico già da alcuni mesi, con una formazione specifica e con l’obiettivo di trasformare progressivamente le aule in laboratori disciplinari di apprendimento, grazie in gran parte ai fondi PNRR-Piano Scuola 4.0-Next generation classroom.
Non più quindi aule concepite come spazi rigidi ed omologati, bensì “aule–ambienti di apprendimento” assegnate a uno/due docenti della medesima disciplina, con gli studenti che si
spostano durante i cambi di ora.
All’interno di tale ri-organizzazione di spazi e tempi scolastici, gli studenti si muoveranno quindi fra le classi in base all’orario delle lezioni e raggiungeranno i docenti nelle aule disciplinari loro assegnate (collocate lungo corridoi caratterizzati da colori specifici), che saranno progressivamente allestite con un setting funzionale alle specificità della disciplina stessa.
Negli spostamenti tra le varie aule didattiche, gli studenti saranno fortemente responsabilizzati, attivi e indipendenti, consapevoli che ad ogni cambio di ora dovranno avvicinarsi in tempi brevi verso l’aula della lezione successiva. Da parte dei docenti, una maggiore attenzione e cura nella gestione e nella personalizzazione dell’aula non solo da un punto di vista estetico, ma anche nella creazione di un rapporto di continuità fra lezioni e programmazione didattica.
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